Allora, adesso mi spiego meglio e ti spiego anche cosa mi ha disturbato in tutto questo discorso: il fatto che l'operato del liutaio sia stato definito come "errato" sulla base dei 'sentito dire' o sul parere di un collega che, in fondo, mi pare abbia gli stessi suoi titoli per avere ragione o torto.
Questo non per difendere il singolo liutaio (che non conosco nemmeno) o l'intera categoria (che comprende tanto eccellenti persone quanto esimi filibustieri che sembra che il titolo di liutaio l'abbiano vinto ai dadi), ma per difendere un artigiano, che immagino abbia una professionalit? per svolgere il suo lavoro: non trovo giusto che un confronto su un
Forum, dove chi ti risponde non ha un nome ed un cognome e quindi pu? dirti profonde verit? o profonde fesserie senza doverci "mettere la faccia" sia un elemento sufficiente a farti stabilire che il liutaio ha sbagliato o no. Io per esempio ti ho detto che secondo me 500 ?. per un cambio tastiera sono davvero tanti, ma non devi prendere questo per oro colato: preferirei che tu facessi un giro di telefonate fra gli altri liutai disponibili e sentissi cosa chiedono per un lavoro del genere. Magari potrei non essere aggiornata sui prezzi! Magari potrei non aver mai visto un contrabbasso se non in foto e millantare una conoscenza che non ho assolutamente! Non mi sognerei di dirti che il liutaio in questione ? un ladro, che sarebbe cosa ben diversa dal dirti che secondo me il prezzo dell'intervento ? stato alto.
Se hai dei dubbi circa lavoro di questo liutaio sulla tua tastiera, trovo opportuno che tu ne discutessi prima di tutto con lui e gli chiedessi ragioni sul perch? ha operato in questo modo. Se non dovesse convincerti, allora piuttosto informati per avere i nominativi di liutai specializzati (come ho gi? detto, ci sono liutai di fama che per scelta non lavorano sui contrabbassi perch? per certi versi si discostano anche in modo notevole dagli strumenti del quartetto) e rivolgiti ad uno di loro.
Non so quale professione tu svolga, ma non credo che ti farebbe sapere che un tuo cliente chiede consiglio a sconosciuti e in base a questo si fa l'idea che tu non sappia fare con competenza il tuo lavoro senza averne discusso con te mettendoti in condizione di giustificare le tue scelte, no?
Precisazione: una volta mi sono trovata in una discussione proprio inerente a questo fatto: un liutaio (dedito quasi esclusivamente al contrabbasso) e un amico jazzista (diplomato in contrabbasso classico e poi passato esclusivamente al jazz). Il liutaio in questione aveva appunto detto che vari contrabbassisti di derivazione bassistica gli chiedevano un abbassamento della tastiera, nell'area che in una tastiera piatta corrisponderebbe all'incirca al 12? tasto, per poter tenere un assetto basso. Lui sconsigliava questo tipo di intervento, perch? il "fuso" prodotto dalla corda del contrabbasso ? - proporzionalmente - molto pi? ampio di quello che si verifica su violini, viole e celli, e questa curvatura, marcata su strumenti a tastiera piatta ma ovviamente non applicabile in modo altrettanto accentuato sugli strumenti ad arco, sul contrabbasso produrrebbe una serie di inconvenienti che non si verificherebbero sugli altri archi. Meglio quindi operare con una scelta adeguata di corde, puntando su corde particolarmente morbide.
Diventa per? impossibile discutere un argomento di settaggio se si chiede di sapere "quale dev'essere la concavit? di una tastiera", di quanto si deve scendere, di quanti centimetri bisogna alzare le corde ecc. ecc. cos? in modo generico su un
Forum, con interlocutori della cui competenza non hai nessuna prova e che non hanno nemmeno davanti il tuo contrabbasso! Affidati ad un liutaio che conosca bene il contrabbasso: se riterr? davvero che sul tuo strumento ha senso fare un abbassamento della tastiera (ci sono anche in circolazione strumenti che hanno una errata proiezione della tastiera sulla tavola causa l'inclinazione del manico o della faccia sottostante la tastiera, e pu? rendersi necessario un intervento che su uno strumento perfettamente "canonico e regolare" non avrebbe senso) allora bene, l'avr? deciso a ragion veduta: star? poi a te verificare se i vantaggi dell'operazione sono superiori agli svantaggi.
I contrabbassi Vox Meister sono prodotti in Oriente, ma ordinati, importati e commercializzati mi pare dalla Proel: credo che vengano leggermente "rivisti" artigianalmente qui dopo l'importazione, almeno quelli del modello superiore. Nulla di strano, questo capita ormai con tutti gli strumenti non di liuteria: anche la Gewa da alcuni anni fa produrre in Oriente i suoi strumenti. I Vox Meister comunque sono di buon livello in relazione al loro prezzo, sicuramente migliori del "cinesone" inteso come fabbricone da battaglia in simil-cartone. Quindi l'operazione di cambio tastiera ? tutt'altro che fuori luogo, anche se avrei cercato di spendere un po' meno della cifra sborsata (poi, bisognerebbe sapere in dettaglio cosa ha fatto il liutaio).
@Sste: l'uso dell'acero, nelle tastiere, non ? di per s? "sconveniente": gli strumenti rinascimentali e barocchi avevano in genere la tastiera in acero, pero o bosso. Lo stesso Stradivari in origine montava spesso tastiere in pero che poi lastronava in ebano: all'epoca l'importazione del legno dai Paesi esotici aveva un costo proibitivo, per cui era meglio limitarne l'uso ad una semplice impiallacciatura.
Il problema ? pi? che altro un altro, anzi, sono due: spesso gli strumenti economici usano legni scadenti e troppo teneri, non di rado anche tendenti a scheggiarsi. Questo ? sgradevolissimo al tatto e porta ad una usura troppo rapida, ed irregolare, della tastiera stessa. L'acero in effetti si usura pi? in fretta dell'ebano, ma non dimentichiamo che gli strumenti antichi montano corde di budello a bassa tensione e quindi il problema usura non si pone quasi. Secondo problema, la verniciatura: questa lascia gi? sulle dita appena il sudore la scioglie leggermente, e a volte si stacca anche a scaglie.
A volte, oltretutto, le tastiere scadenti sono troppo sottili o fatte con legni poco stagionati, per cui tendenti a deformarsi con facilit